La pietra del Colosseo, il Travertino Romano
I più famosi e longevi monumenti di Roma, la Città Eterna, sono stati realizzati in travertino romano: non è un mistero che il più grande anfiteatro romano mai costruito, il Colosseo, fosse stato interamente creato con questa pietra naturale, estratta a Tivoli e trasportata nel centro di Roma attraverso i fiumi Aniene e Tevere. Sicuramente, i romani utilizzavano il travertino romano per la sua vicinanza alla città, ma anche e soprattutto per le sue doti naturali di resistenza ai carichi e agli agenti atmosferici.
Qualche curiosità sul Colosseo?
• È il più grande Anfiteatro al mondo. Poteva contenere fino a 87.000 persone.
• Solo per la parete esterna furono utilizzati più di centomila metri cubi di travertino romano. Per trasportare questi blocchi oggi, con i mezzi attuali, servirebbero più di diecimila camion.
• Poteva essere riempito con acqua per ospitare simulazioni di “battaglie navali”.
• Oltre ad essere il simbolo indiscusso di Roma e patrimonio dell’Umanità UNESCO, il Colosseo è stato inserito nel 2007 tra la nuove 7 meraviglie del mondo moderno.
Da dove proveniva il Travertino Romano usato per il Colosseo?
La pietra naturale usata per costruire il Colosseo proveniva direttamente dalla famosa Cava del Barco che è anche uno dei primi siti di estrazione e lavorazione del travertino romano, oggi compresa all’interno dell’area estrattiva della Poggi Bros.
Nella regione del Barco, a Tivoli, c’è una zona precisa che veniva utilizzata in epoca romana e che porta ancora i segni di quell’antica attività di scavo. Moltissimi clienti ci chiedono di avere il travertino romano proveniente da quest’area perché rappresenta la stessa pietra utilizzata per il Colosseo.
La Cava del Barco venne utilizzata in modo massiccio durante il periodo romano. Moltissimi erano i lavoratori coinvolti negli scavi, tanto che all’interno dell’area è presente anche un tempio, risalente al I secolo d.C., costruito dagli stessi cavatori di travertino per celebrare la loro divinità protettiva, Hercules Saxanus (l’Ercole di chi lavorava i blocchi).
Ma torniamo al Colosseo, il più celebre tra i monumenti romani. Il suo nome originario è Amphiteatrum Flavium (Anfiteatro Flavio), in onore della dinastia che ne volle la costruzione. I lavori inziarono durante il regno dall’imperatore Vespasiano, ma il Colosseo venne inaugurato dall’imperatre Tito il 21 aprile 80 d.C.
Questo è quanto scrisse il poeta tedesco Goethe sul Colosseo quando nel 1787 si recò a Roma:
“Incantevole è soprattutto la vista del Colosseo, che di notte è chiuso; all’interno, in una cappelletta, vive un eremita e sotto le volte in rovina si riparano i mendicanti. Essi avevano acceso il fuoco sul terreno del fondo, e un venticello spingeva il fumo sopra tutta l’arena, coprendo la parte bassa dei ruderi, mentre le mura gigantesche torreggiavano fosche in alto; noi, fermi davanti all’inferriata, contemplavamo quel prodigio, e in cielo la luna splendeva alta e serena. A poco a poco il fumo si diffondeva attraverso le pareti, i vani, le aperture, e nella luce lunare sembrava nebbia. Era uno spettacolo senza l’uguale.“
Oggi il travertino estratto dalla cava del Barco, è utilizzato in tutto il mondo per rivestire progetti di gran pregio. L’idea di circondarsi della stessa pietra naturale usata per i più incredibili monumenti dell’umanità, uguale per tonalità e aspetto, continua ad esercitare un grande fascino ed è un privilegio ancora oggi possibile grazie all’impegno della nostra azienda.
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