Museo di Arte Contemporanea – Alicante
Le cave della nostra azienda hanno fornito il travertino romano utilizzato sia per la facciata che per gli interni del Museo di Arte Contemporanea di Alicante. In quest’occasione è nata un’importante collaborazione con il duo di architetti Juan Carlos Sancho e Sol Madridejos. Ammorbidito dalle calde note del nocciola e del crema, il chiaro colore naturale del nostro travertino è diventato punto di forza e marca stilistica del museo.
Sin metà degli anni Settanta, il MACA fu uno dei primi spazi in Spagna dedicati all’arte contemporanea. Continua a ricoprire ancora oggi un ruolo importante nel contesto cittadino non solo dal punto di vista culturale, ma anche turistico. Al suo interno sono esposte opere delle più importanti correnti artistiche del XX° secolo ed è sempre pronto ad accogliere nuove forme d’arte. I visitatori, richiamati dal senso di libertà che si respira al suo interno, possono scoprire emozionanti dipinti e sculture, oltre ad assistere alle sperimentali e innovative esibizioni di danza che animano e vivificano il museo.
Il museo in cui passato e presente si incontrano
L’attuale Museo di Arte Contemporanea di Alicante è un edificio dalla natura complessa. Le piastrelle di travertino romano rendono armonioso il complesso. Si tratta di un’intensa attività di studio e ricerca su volume e spazio condotta dallo studio Sancho-Madridejos. Si compone di due edifici: quello di nuova concezione, realizzato in travertino romano, e la storica Casa de la Asegurada.
Fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1977, il Museo ospita quella che un tempo era la collezione privata del pittore astratto e scultore spagnolo Eusebio Sempere. Comprende le opere d’arte dei più grandi pittori internazionali del XX° secolo, come Miró, Calder, Vasarely, Chillida, González che sono esposte al MACA accanto all’esibizione permanente delle opere di Sempere. Il MACA è presto diventato un luogo di promozione del talento artistico internazionale. Un luogo dove andare per prendere ispirazione dai più grandi maestri.
Per quanto riguarda la Casa de la Asegurada è bene ricordare che venne costruita nel 1685 ed è il più antico edificio ancora esistente in tutta la città di Alicante. Sebbene fosse stata inizialmente concepita come granaio cittadino, nel corso della storia ha assunto vari ruoli, divenendo anche la sede del Consiglio Municipale e di alcune scuole, finché Sempere non sentì che quello era il luogo ideale in cui conservare ed esporre il dono da lui fatto alla città.
Il nuovo volto del Museo ottenuto grazie al travertino romano
L’idea di espandere il museo è stata concepita e sostenuta economicamente dalla Comunità Valenciana nel 2001, nell’ambito di una vera e propria riqualificazione urbana della città. Il concorso si è concluso nel 2010, quando è stato decretato vincitore quel progetto che racchiudeva al meglio la tradizione artistica alicantina e il bisogno di innovazione della città. I due architetti, infatti, sono riusciti ad integrare l’impostazione tipicamente barocca dell’antico edificio con lo stile essenziale della seconda parte del museo, più slanciata e di taglio decisamente moderno.
Il MACA si snoda in una serie di sale la cui superficie complessiva è di quasi 5.000 m². I 3 piani della Casa de la Asegurada e i 4 del nuovo edificio sviluppano il museo in altezza. L’ultimo piano del secondo palazzo riserva un’ulteriore sorpresa ai visitatori: le sue mura sono state interamente realizzate in vetro per permettere alla luce di ingaggiare, attraverso le vetrate, un gioco di rifrazioni e ombre con le opere esposte.
Gli architetti hanno dovuto confrontarsi con la difficoltà di non potersi espandere in piano, dal momento che il museo si affaccia sulla piazza di Santa Maria ed è circondato da altri edifici di carattere storico, uno tra tutti, la Basilica gotica.
Il travertino romano applicato all’esterno e all’interno del Museo
Se il complesso museale da un lato s’impone sull’architettura circostante, dall’altro è in perfetta armonia cromatica con gli edifici adiacenti, finendo per completarli. Il colore caldo del travertino infatti si sposa con la pietra bianca estratta dalla Sierra Grossa di Alicante, con cui sono state costruite sia la Basilica che la Casa de la Asegurada. La natura composita del MACA è in realtà un omaggio alla pietra naturale e all’integrazione tanto delle forme che della storia. I diversi volumi si succedono, rincorrendosi senza fine.
La raffinata facciata del Museo
L’edificio moderno si staglia contro il cielo, il cui contrasto è esaltato proprio dal colore tenue del travertino romano. Questa pietra naturale che riveste la facciata dona un aspetto liscio e levigato ed esalta la fisionomia slanciata della struttura. Per l’esterno è stato utilizzato il travertino ottenuto dal taglio in controfalda dei blocchi. Questa tecnica è in grado di offrire allo sguardo tutta l’essenza della pietra naturale con la sua sottile e delicata venatura.
La scelta di una pietra naturale come il travertino romano è servita a creare una connessione tra la struttura e la terra, sviluppando un parallelismo tra il percorso evolutivo intrapreso dalla città nel corso dei secoli e il perpetuarsi della tradizione, mentre la vetrata in cima all’edificio permette al complesso architettonico di dialogare con il cielo e il vento.
Gli eleganti interni del Museo
Anche per gli interni la scelta è ricaduta sul travertino romano. Pavimenti, scalinate e colonne sono rivestite con questo prezioso materiale candido dalle fini venature argentee, la cui anima tenace accompagna i visitatori durante l’intera permanenza. In un’area come quella museale, in cui le opere d’arte sono al centro dell’attenzione, l’arredamento deve permettere all’osservatore di sentirsi interamente a proprio agio e rilassato affinché possa instaurare un dialogo personale con l’artista, un dialogo che attraversa – in molti casi – tempo e spazio.
La scelta degli architetti spagnoli di rivestire gli interni con il travertino romano si è rivelata doppiamente vincente: se da un lato dona armonia all’intera struttura e amplifica la luminosità delle stanze, grazie all’enorme afflusso di luce naturale che filtra attraverso le immense vetrate, dall’altro il candore del travertino romano esalta, per gli amanti dell’arte e del bello, la sacralità del luogo.
Sperimentare grazie al travertino romano
Il Museo di Arte Contemporanea di Alicante, con le sue piastrelle di travertino romano rispecchia a pieno l’intento dichiarato degli architetti Sancho e Madridejos di prendere ispirazione dall’effetto creato dalle pieghe e sperimentare nel tentativo di creare nuovi spazi. Per loro, ciò che inizialmente possiede una struttura specifica con delle regole proprie, può essere trasformato dando risalto a variabili contestuali che in un primo momento erano state ignorate. Così è anche il nostro prodotto più pregiato, il travertino romano la cui estrazione avviene unicamente dalle storiche cave del Barco, a Tivoli. Un materiale la cui resistenza e resa nei confronti del tempo è indiscutibile, ma i cui dettagli possono essere apprezzati solo da uno sguardo attento e da un animo sensibile pronto a cogliere le sfumature più sottili donate da Madre Natura.
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