La composizione del Granito
La composizione del granito comprende una ricca gamma di minerali responsabili, tra le altre cose, del suo aspetto iridescente. Si ritiene che il nome granito sia stato coniato per questa pietra dallo scienziato toscano Andrea Cesalpino a metà Cinquecento, vista la sua tessitura a grani. Si tratta di un materiale tra i più resistenti e compatti presenti in natura, in uso tanto per le costruzioni quanto per i progetti d’arredamento ed è tra i preferiti dagli architetti.
Come si forma il granito?
Il granito è definito una roccia ignea intrusiva, dal momento che si forma a partire dalla solidificazione del magma al di sotto della crosta terrestre. Questa roccia è composta principalmente da 3 minerali: quarzo (la cui presenza si attesta tra il 20 e il 60%), feldspato e mica. Si tratta di impurità minerali che tendono a cristallizzarsi sotto forma di granuli, dando origine alla caratteristica estetica più evidente della tessitura, chiamata, appunto, granulare o faneritica.
Come nel caso del travertino romano, anche per il granito la profondità gioca un ruolo importante nella formazione di un materiale solido ed estremamente resistente agli urti nonché al peso. Sulla scala di Mohs, la sua durezza si attesta tra il 6 e il 7 (dove il gesso ha valore 1 e il diamante 10, essendo il materiale più duro, mentre il travertino italiano e i marmi di buona qualità si aggirano tra i valori 3 e 5 della medesima scala). Durante il lungo processo metamorfico può accadere che la roccia già solidificata vada incontro ad ulteriori trasformazioni a causa del calore e della pressione su di essa esercitata. Anche questo contribuisce ad incrementare la resistenza e la compattezza del granito. È un materiale talmente tanto duro che il suo peso per metro cubo si aggira attorno alle 3 tonnellate (2.700 – 3.000 kg).
I giacimenti di granito sono sparsi in tutto il mondo: per citarne alcuni, ne esistono in Italia, Norvegia, Madagascar e Ucraina. Si tratta principalmente di montagne la cui orogenesi inizia in profondità, a migliaia di chilometri dalla crosta terrestre, dove avviene per l’appunto il processo di solidificazione del magma. A seguito ai movimenti della crosta terrestre e dello scontro tra placche tettoniche, è possibile che gli ammassi granitici giungano in superficie. In Italia, l’esempio più noto è il Monte Bianco.
I colori del granito
In natura esistono graniti dalle più diverse colorazioni. Tutto dipende, infatti, dalla composizione chimica e mineralogica del granito. A partire dalla concentrazione di feldspato e mica, si possono ottenere graniti chiari o scuri: giallo, rosa, rosso, bianco, e così via. Esistono anche graniti dal colore ancora più scuro, con toni verdi, blu, o persino neri, in cui la presenza di mica è considerevole.
Se lasciato opaco, il granito ricorda il cemento, sia al tatto che alla vista. Invece, per portare alla luce la gradazione di colore più intensa, il blocco viene sottoposto prima al taglio in lastre e poi alla lucidatura per abrasione. Più questa è approfondita, più le sfumature appariranno brillanti. Di conseguenza, anche la superficie assumerà un aspetto dalla lucentezza vitrea, simile ad uno specchio.
La Labradorite blu, ad esempio, appartiene alla medesima famiglia del granito. La sua tessitura è arricchita da iridescenze ipnotiche che da essa prendono il nome di “labradorescenze”. La peculiarità estetica di questo granito è data dallo sfondo scuro maculato sui toni del nero e del grigio con accenni di blu acceso e verde.
Le proprietà del granito
Le proprietà intrinseche del granito suggeriscono questa pietra naturale come ideale tanto per i progetti di costruzione quanto per quelli di arredamento. Non solo la sua compattezza lo rende un materiale adatto a sopportare grandi pesi, ma anche l’impermeabilità di cui è dotato è un gran bel vantaggio. Per questo il granito è considerato la soluzione ideale per pavimentazioni interne ed esterne.
Inoltre, viste la completa assenza di pori e la superficie liscia e lucida, risulta estremamente semplice da pulire. In generale, richiede una manutenzione minima. Per questo è consigliato anche per la realizzazione di piani di lavoro, isole, rifiniture per cucine e bagni, lavabi e piatti doccia.
Il bello del granito è che è in grado di complementare per colore e stile i mobili, contribuendo a conferire all’ambiente un aspetto classico o moderno. O, al contrario, si può decidere di realizzare gli stessi mobili con inserti in granito, come le ante o i ripiani.
In particolare, il granito labradorite blu è ampiamente apprezzato dai designer d’interni perché permette di riempire spazi chiari con dettagli ed inserti scuri e, viceversa, dare profondità agli ambienti grazie alle piastrelle di un nero brillante.
Nei grandi edifici lussuosi, siano essi condomini o pensati per fini commerciali, il granito è spesso scelto per ricoprire, abbellendoli, gli atri e le scalinate.
Anche molti monumenti moderni sono rivestiti di granito, ma questa è una scelta che artisti ed architetti hanno ereditato dai loro predecessori: già nell’antico Egitto la bella e complessa composizione del granito veniva usata per costruire piramidi, sarcofagi e obelischi.
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